Mark Knopfler - Haul Away - Mark Knopfler's World

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Testi e traduzioni


Mark Knopfler
Privateering

Pubblicazione: 3 settembre 2012
Durata: 90min 07s
Dischi: 2
Tracce: 20
Etichetta: Mercury Records, Universal
Produttore: Mark Knopfler, Guy Fletcher e Chuck Ainlay
Registrazione: British Grove Studios di Londra, 2011-2012


Disco 1

Disco 2

Deluxe Edition bonus disc
Hill Farmer's Blues - 5:18    

Super Deluxe Edition bonus disc
Follow the Ribbon - 8:07    

Traccia disponibile con il download digitale da http://www.amazon.de


A cura di Francesco Moretti

Nel secondo assalto, la nave dei corsari comandata dal Nostro ne abborda un’altra, dalla quale un membro dell’equipaggio è sceso per sempre.
Arrangiata su di una dolce ed affascinante melodia celtica a base di chitarra acustica, flauti, violino, fisarmonica e cornamusa irlandese, Haul Away è una stupenda ballata dove viene trattato il tema della superstizione e della sua grande influenza sugli uomini di mare.
Ecco come ce la spiega il Nostro:

“Haul Away tratta della superstizione che, spesso, regna sovrana tra i marinai.
In particolare, ricordo una scena tratta da uno dei romanzi di Patrick O’Brian, dove un giovane guardiamarina viene creduto un Giona (in gergo, un portatore di sfortuna) dall’equipaggio della nave, bloccata da una bonaccia perdurante da giorni interi e oramai a corto di provviste e di acqua da bere.
Lui stesso finisce per convincersi di questo e, una notte, decide di afferrare una palla di cannone e di buttarsi in mare aperto, commettendo suicidio.
Ebbene, giusto il mattino dopo questo tragico evento, il tempo cambia, il vento torna a riempire le vele ed ecco che la nave si rimette in marcia…

Il Nostro, in questo caso, si ispira palesemente al film del 2003 “Master And Commander - Sfida Ai Confini Del Mare”, tratto da diversi romanzi del novellista inglese sopracitato, in cui è il giovane guardiamarina Hollom ad essere accusato di portare sfortuna ed a commettere suicidio, nella notte, in quel modo (si tratta di un adattamento cinematografico, però, in quanto nel libro Hollom viene ucciso da un suo collega ufficiale assieme alla moglie di quest’ultimo, dopo essere stato scoperto a fare tresca con lei…).
Se leggiamo attentamente il testo della canzone, poi, ci accorgiamo che Knopfler descrive esattamente la scena di quel film, ma prende in esame anche la versione originale del libro parlando, all’inizio della seconda strofa, della moglie dell’ufficiale tradito, creduta fino ad allora fedele e devota.
Ma questa non sarebbe una canzone tipica di Mark Knopfler, se non ci fosse un doppio significato dei concetti espressi nel testo.
Ed ecco, infatti che il Nostro continua in questo modo:

“Ora, non sono per niente una persona superstiziosa, ma qualche volta, quando sei impegnato in un tour, e quindi in un lungo viaggio, ti rendi conto di quante volte sei stato fortunato ad evitare, magari per un pelo, problemi grossi che avrebbero potuto danneggiarti.
E finisci per domandarti:
‘Ma come siamo riusciti a fare in modo che non accadesse qualche tipo di disastro, qua e là durante le tappe dei vari concerti?’
E la cosa finisce per farti pensare, perché in quei momenti lì ti senti, per fare un paragone, come l’anello debole di una catena.”

Come detto in precedenza, anche il Nostro è capitano, tuttora, di “una banda di corsari”, e lo era ancora di più ai tempi dei Dire Straits, quando la lunghezza dei tour e lo stress derivato da essi era molto maggiore.
È quindi perfettamente comprensibile che anche uno come lui si trovi, ogni tanto, a pensare alla buona sorte.
Al punto da farlo chiosare così:

“Devi riuscire a tornare a casa sano e salvo da queste avventure, ed anche quando ci riesci, ti accorgi che i problemi che avevi quando hai cominciato la tua rotta non sono svaniti.
Mi sento fortunato ad essere riuscito ad affrontarli ed ancora più fortunato a non doverli affrontare più.”

Che dire di più? Davvero un vecchio lupo di mare, il Nostro...


Andiamo via

Era una notte senza vento, quando abbandonasti la nave,
non hai mai avuto coraggio o nervi saldi.
Ti ho teso la mano, ah, ma sei scivolato via,
io sono ancora vivo, e tu sei morto.
Andiamo via, facciamo rotta verso casa.

Il mio amore è la più bella e fedele di tutte le ragazze,
il mio anello di matrimonio è d’oro massiccio.
Ora tu giaci, solo, nell’oscura profondità del mare,
io sono ancora vivo, e tu sei morto.
Andiamo via, facciamo rotta verso casa.

Il giorno ci porta, mio Dio, una nuova brezza fresca,
a gonfiarci le vele e far finire la bonaccia.
La nostra nave fortunata viaggia ora spedita sul mare,
io sono ancora vivo, e tu sei morto.
Andiamo via, facciamo rotta verso casa.


Lyrics

Haul Away

It was a windless night, when you left the ship,
you never were a steady bold one.
I gave my hand, ah, but you did slip,
i’m a living man, and you’re a cold one.
Haul away, haul away for home.

My love’s as fair as a girl can be,
my wedding ring is a heavy gold one.
Now you lie alone in the deep, dark sea,
i’m a living man, and you’re a cold one.
Haul away, haul away for home.

The morning brings, Lord, a fresh, young breeze,
to fill our sails and end the doldrums.
Our lucky ship speeds across the sea,
i’m a living man, and you’re a cold one.
Haul away, haul away for home.




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