Mark Knopfler - After the Beanstalk - Mark Knopfler's World

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Testi e traduzioni


Mark Knopfler
Privateering

Pubblicazione: 3 settembre 2012
Durata: 90min 07s
Dischi: 2
Tracce: 20
Etichetta: Mercury Records, Universal
Produttore: Mark Knopfler, Guy Fletcher e Chuck Ainlay
Registrazione: British Grove Studios di Londra, 2011-2012


Disco 1

Disco 2

Deluxe Edition bonus disc
Hill Farmer's Blues - 5:18    

Super Deluxe Edition bonus disc
Follow the Ribbon - 8:07    

Traccia disponibile con il download digitale da http://www.amazon.de


A cura di Francesco Moretti

Ed infine, ecco che il viaggio di Capitan Knopfler intorno al mondo della canzone volge al termine.
Ma prima che la sua nave faccia il suo ingresso in porto, ecco un ultimo e preziosissimo abbordaggio.
After The Beanstalk è un altro blues, un Delta Blues, l’ennesimo di questo doppio album, ma il suo valore in termini non solo musicali, ma anche di significanza del testo, raddoppiano, a mio modesto parere, il suo già grande valore.
L’ispirazione, come si evince dal titolo, viene dalla famosa fiaba britannica Jack E La Pianta Di Fagioli, apparsa in un libro per la prima volta nel 1734 come The Story Of Jack Spriggins And The Enchanted Bean, e poi ripresa, moralizzata e ripubblicata dall’editore e scrittore inglese Benjamin Tabart come The Story Of Jack And The Beanstalk.
La trama tratta di un povero ragazzo di campagna di nome Jack, che vive assieme alla madre, rimasta vedova, in una piccola fattoria, con una mucca da latte come unica o quasi fonte di reddito della famiglia.
Quando quest’ultima smette di dare latte, la madre di Jack ordina al figlio di portarla al mercato per venderla, cosa che il ragazzo esegue, incontrando però sulla strada un venditore di fagioli magici, almeno a suo dire, che scambia alcuni di questi con la mucca di Jack, che accetta l’apparentemente sfavorevole scambio.
Figuratevi la reazione della madre, che rimprovera aspramente il figlio, mandandolo a letto senza cena e gettando i fagioli nel prato appena fuori la fattoria.
Ma ecco che, durante la notte, i fagioli, che magici lo erano davvero, fanno crescere un’enorme pianta, che Jack scala il mattino dopo. fino ad un enorme castello nel cielo, abitato da un gigante che, al solo sentir l’odore del ragazzo, recita la famosissima e minacciosa filastrocca “Ucci ucci, sento odor di cristianucci…” (“Fee-fi-fo-fum, i smell the blood of an english man…”).
Riuscito a nascondersi alla sua vista, Jack aspetta che il gigante si addormenti, per poi rubare un sacco pieno di monete d’oro e ridiscendere la pianta fino alla fattoria.
Il ragazzino risale la pianta di fagioli altre due volte, trafugando dapprima una gallina che deponeva uova d’oro massiccio, poi un’arpa magica capace di suonare da sola, che infatti dà l’allarme non appena Jack l’afferra, svegliando il gigante, che rincorre Jack lungo l’enorme stelo della pianta.
Ma il fanciullo, molto più rapido del gigante nel ridiscendere, arriva sul terreno, chiede a gran voce un’accetta, e poi taglia la pianta alla base, facendo precipitare il ciclopico essere, che muore sul colpo.
Da lì in poi, Jack e la madre vissero felici e contenti, grazie alle razzie effettuate dal ragazzo.
Il Nostro, utilizzando con grande maestria i fatti salienti di questa fiaba, descrive, metafora dopo metafora, la vita passata e presente di se stesso.
A cominciare dalla prima strofa, dove Mark si intravede sotto le spoglie della gallina dalle uova d’oro, ovviamente appetibile perché in grado di generare ricchezza, ma non particolarmente portata a cantare (però, che spirito autocritico…), e quindi non paragonabile all’arpa, che qui rappresenta sia la musica e la passione per essa, che lo strumento preferito dal Mark per eseguirla, cioè la chitarra.
Proseguendo con la seconda strofa, riconosciamo il Nostro quando era giovane, ai tempi della fondazione dei Dire Straits, entusiasta, determinato, ma anche ed incautamente talmente sicuro di sé da non accettare alcun consiglio, tanto da dare retta soltanto alla passione, che gli fa “arrampicare la pianta tre volte, ma mai per prendersi l’oro”.
Nel primo ritornello, invece, notiamo un non troppo velato riferimento ai Dire Straits ed al loro scioglimento da parte di Knopfler, raffigurati come la vecchia mucca di Jack, ormai non in grado di dare più latte, e che era, quindi, giusto vendere per cercare nuove fonti di reddito (sbocchi di carriera).
La spiegazione alla pianta di fagioli la troviamo nella terza strofa, ed è la raffigurazione della fama, ovvero ciò che qualsiasi artista vuole raggiungere in quanto in grado di cambiare la sua vita, ma che comporta anche dei rischi, al punto di far ricordare a tutti che non esiste fama al mondo capace di valere quanto la musica e la passione per essa (cioè l’arpa), in quanto sono queste ultime due cose a tenerlo veramente in vita.
E quindi, alla fine dei giochi, che rimane?
Rimane il concetto del lavoro, costante e quotidiano per mantenere al giusto livello i propri talenti, valore indiscutibile del Nostro, al punto di venire raffigurato nel secondo ed ultimo ritornello, sotto la spoglia di un Jack che, nonostante fama e ricchezza acquisite, si sveglia ancora al canto del gallo per arare i campi della sua fattoria, proprio come ai tempi di quando era povero.
E con questa canzone la nave entra nel porto, ed il viaggio di Capitan Knopfler giunge al suo termine.
Grazie per tutte queste avventure, ora goditi la meritata licenza, e non esitare a cercarci, quando vorrai riprendere il mare.


Oltre la pianta di fagioli

Beh, una gallina può anche deporre uova d’oro, ma non è capace di cantare,
una gallina può anche deporre uova d’oro, ma non è capace di cantare.
Beh, la gallina mi sta bene, ma l’arpa è tutto, per me.

Quando punta alla gloria, un ragazzo non ascolterà mai consigli,
se punta alla gloria, un ragazzo non ascolterà mai consigli.
Son salito lassù tre volte, ma mai per prendermi l’oro.

Oh, Mamma, adesso che succederà?
Oh, Mamma, adesso che succederà?
Ad ogni modo, quella vecchia mucca non stava più dando latte.
Oltre la pianta di fagioli, la tua vita non è più la stessa,
oltre la pianta di fagioli, la tua vita non è più la stessa.
Beh, l’arpa vale più di qualsiasi fama e buonasorte.

Oh, Mamma, adesso che succederà?
Oh, Mamma, adesso che succederà?
Mi alzo ancora presto la mattina, per mettermi dietro l’aratro.

Una gallina può anche deporre uova d’oro, ma non è capace di cantare,
una gallina può anche deporre uova d’oro, ma non è capace di cantare.
Beh, la gallina mi sta bene, ma l’arpa è tutto, per me.

Oh, Mamma, adesso che succederà?
Oh, Mamma, adesso che succederà?
Mi alzo ancora presto la mattina, per mettermi dietro l’aratro.


Lyrics

After the Beanstalk

Well, a hen can lay a golden egg, but she still can’t sing,
a hen can lay a golden egg, but she still can’t sing.
Well, the hen’s alright, but the harp is everything.

When he’s gunning for glory, a boy just won’t be told,
gunning for glory, a boy just won’t be told.
I went up three times, but it never was for the gold.

Oh, Mama, what’s the matter now?
Oh, Mama, what’s the matter now?
That old cow, she wasn’t milking anyhow.

After the beanstalk, your life’s not the same,
after the beanstalk, your life’s not the same.
Well, the harp’s worth more than any fortune and fame.

Oh, Mama, what’s the matter now?
Oh, Mama, what’s the matter now?
I’m still up in the morning to get behind the plough.

A hen can lay a golden egg, but she still can’t sing,
a hen can lay a golden egg, but she still can’t sing.
Well, the hen’s alright, but the harp is everything.

Oh, Mama, what’s the matter now?
Oh, Mama, what’s the matter now?
I’m still up in the morning to get behind the plough.




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