Mark Knopfler - Don't Crash the Ambulance - Mark Knopfler's World

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Testi e traduzioni


Mark Knopfler
Shangri-La

Pubblicazione: 28 settembre 2004
Durata: 66 min
Tracce: 14
Etichetta: Warner Brothers, Mercury
Produttore: Mark Knopfler e Chuck Ainlay
Registrazione: 2004, Shangri-la studio di Malibu, California




A cura di Francesco Moretti

Eccoci giunti, dunque, alla fine di questo percorso di ricerca.
L’argomento di questa tappa finale è il potere, quello con la P maiuscola, quello che permette di decidere lo Shangri La di certuni e l’Inferno di certi altri.
La definizione del Nostro è laconica, ma cristallina:
“Questa canzone è ispirata alla politica. Più precisamente, stavo pensando al passaggio di potere dal capo precedente a quello successivo”.
Ancor più precisamente, aggiungo io, al passaggio di consegne, per quel che riguarda il potere politico ed economico, dal padre verso il figlio, come si può dedurre dall’utilizzo in più occasioni della parola “junior”.
Se la domanda che vi sta sorgendo è: “Chi sono i due protagonisti di questa canzone?”, sappiate che non vi posso dare la risposta inequivocabilmente, ma che, forse, ci si può arrivare, seguendo un certo ragionamento.
Innanzitutto, pensiamo al periodo di uscita di questo disco (metà anni 2000, più precisamente 2004).
Poi proviamo a pensare a quale accoppiata padre-figlio possa avere ricoperto un importante ruolo di comando, magari alla guida di un paese importante, in quegli anni ed anche prima, magari in lassi di tempo non consecutivi tra loro.
Il Nostro si guarda bene dal nominarli e, quindi, chi posso mai essere io per farlo al posto suo?
Mi riferirò a loro, quindi, con due soprannomi di fantasia:
Cespuglio Grande e Cespuglio Piccolo (ops…).
Questo brano finale, comunque, è un’autentica e assai sottovalutata perla di satira politica (paragonabile per certi aspetti alla Lezione Di Scapino, il mirabile grammelot francese facente parte del Mistero Buffo di Dario Fo), con il padre, precedente comandante in capo, che passa le consegne al figliolo, in procinto di svolgere lo stesso ruolo, narrando aneddoti passati, elencando potenziali problemi e modi di agire per risolverli, cose da fare e cose da non fare, concetti importanti da ricordare assolutamente, se si vuole mantenere la posizione ed evitare criticità, tenendo sempre a mente il dettame di usare la massima attenzione in ogni frangente.
Il tutto con quel linguaggio misto tra formalismo e cafoneria che tanto mi fa ricordare i duetti comico-satirici di Corrado Guzzanti e Marco Marzocca, al punto che, a mio modesto parere, vedrei di buon occhio un adattamento di questo testo fatto recitare a loro.


Usa la massima attenzione (1)

Non parlo molto spesso di questo argomento,
da quando ho riconsegnato la mia pistola.
A cosa servono tutti questi bottoni?
Ora che il mio periodo di servizio è terminato,
devi conoscere bene gli interruttori,
è il tuo turno, adesso.
Guarda e impara, junior,
guarda e impara…

Ora, avrai i tuoi problemi,
a proposito, eccone uno là, sulla Via Del Voodoo (2).
Si vantava di tenermi per le… sai di cosa parlo,
davvero buffa, questa, non diresti mai.
Gli abbiamo rubato l’elezione a Capo Dei Capi (3),
poi siam dovuti andar là, a cancellare le tracce.
Ho i suoi “cojones” chiusi qui dentro, sulla mia scrivania,
ne ho fatto un souvenir,
gemelli per polsini, un bel paio,
quel che resta di lui è qui, da qualche parte.
Talvolta dovrai sfondare qualche porta,
non così in fretta, junior, ascolta il tuo papà.
Ecco, figliolo, lascio tutto nelle tue mani,
usa la massima attenzione, qualsiasi cosa tu faccia.

Quel che abbiamo qui è un letamaio di posto,
anche se sembra una cacca di mosca sulla cartina (4).
Gran bastardo, brutta faccia,
lui e tutte le sue ca***te (5).
Non puoi spostare i confini, non puoi interferire su petrolio e gas (6),
siamo dovuti andare laggiù, a piantargli un paio di portaerei nel c**o.
Il vestito della festa, le medaglie da appendere al petto,
è tutto qui dentro, per tutte le cerimonie.
La maschera antigas, il giubbotto antiproiettile,
tutte le attrezzature solite.
Ci saranno cose che dimenticheranno di fare, ma non te lo diranno,
e allora qui hai anche un fischietto, per attirare l’attenzione.

Beh, penso che andrai bene,
figliolo, credo di averti fatto vedere tutto.
Ah, a proposito di questi due pulsanti,
spero tu non debba mai premere questo.
Nel caso di qualche fanatico religioso, ma bada bene,
che non sia come noi due (7),
questo fa partire il conflitto globale,
ecco, qui salta tutto il merdaio.
Non ci scordiamo mai di chi ci ha messo qui, ragazzo,
questa è la regola numero uno (8),
parliamo sottovoce, ma brandiamo un grosso bastone (9),
ed abbiamo l’arma più grossa in arsenale.
Non ci piacciono gli incidenti,
maggiori o minori che siano,
e se non vuoi provocare un incidente diplomatico tu stesso,
non invadere mai la Cina.
Ecco, figliolo, lascio tutto nelle tue mani,
usa la massima attenzione…
Ecco, figliolo, lascio tutto nelle tue mani,
usa la massima attenzione, qualsiasi cosa tu faccia.


Lyrics

Don't Crash the Ambulance (1)

Don’t often open up this floor,
since i handed in my gun.
What all those keys are for?
Now, my tour of duty’s done,
you got to know the switches,
now you got your turn.
Watch and learn, junior,
watch and learn…

Now, you will get your trouble spots,
here’s one down Voodoo Way (2).
Bragged he had me by the you-know-whats,
very funny, you don’t say.
The Big Enchilada, stealing elections (3),
had to go down there, trash collection.
Got his “cojones” on my desk, in there,
made into a souvenir,
set of cufflinks, nice pair,
the rest of him’s somewhere up here.
Sometimes you got to put a shoulder to the door,
not so fast, junior, listen to your pa.
Here, son, i’m handing over to you,
don’t crash the ambulance, whatever you do.

What we have here’s a dung hole place,
thought it was fly shit on the map (4).
Fat bastard, ugly face,
and the personal crap (5).
You can’t move the barriers, you can’t mess with oil and gas (6),
had to go down there, stick a couple aircraft carriers in his ass.
Fancy dress, medals chest,
it’s all in here, for all the gigs.
Gas mask, bullet-proof vest,
all the usual rigs.
There’ll be things they missed, they didn’t mention,
you’ve even got a whistle in here, for attracting attention.

Well, i think you’re gonna be okay,
son, you’ve had the tour, i guess.
These two buttons, by the way,
this one, i hope, you never press.
Some holy fool, just watch,
who’s not like you or me (7),
that’s the whole shooting match,
right there, it’s the whole shitaree.
We don’t forget who put us here, jack,
that’s page one (8),
we talk soft, but carry a big stick (9),
and pack the biggest gun.
We don’t like accidents,
major or minor,
you don’t want yourself an incident,
don’t ever invade China.
Here, son, i’m handing over to you,
don’t crash the ambulance…
Here, son, i’m handing over to you,
don’t crash the ambulance, whatever you do.


(1) Usa La Massima Attenzione (Don’t Crash The Ambulance): Comincio dal titolo, che è un’espressione non propriamente traducibile in modo letterale in italiano.
Considerata la notevole attenzione che deve usare chi guida, magari dovendo andare veloce, le ambulanze, a causa dei feriti anche gravi e del personale sanitario trasportati a bordo, ho trovato appropriata la traduzione che tutti potete leggere.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
(2) Ora, avrai i tuoi problemi, a proposito, eccone uno là, sulla Via Del Voodoo... (Now, you will get your trouble spots, here’s one down Voodoo Way...):
Questo verso è un chiaro riferimento alla rivolta popolare scoppiata ad Haiti all’inizio del 2004, che portò alla destituzione ed alla partenza dall’isola del presidente Jean-Bertrand Aristide.
Cespuglio Piccolo mandò, per l’occasione, i corpi speciali del suo esercito fino a Port Au Prince…
(3) Gli abbiamo rubato l’elezione a Capo Dei Capi… (The Big Enchilada, stealing elections…):
The Big Enchilada è un’espressione gergale, indicante la persona al comando di un qualsiasi centro che possa esercitare potere, in questo caso un paese intero.
La seconda parte della frase si riferisce, invece, alla famigerata e discussa tornata elettorale che mise Cespuglio Piccolo sulla poltrona di presidente, decisa per pochissimi voti nello stato di cui suo fratello era governatore, aspramente contestata dal suo rivale in quelle elezioni, per via di irregolarità nel processo di voto (esclusione di numerosi cittadini dal voto a causa di crimini commessi, effettuata in un modo tale da provocare numerosi falsi casi positivi, e legittimità dei voti arrivati dall’estero, soprattutto dalle basi militari).
Dopo la decisione a maggioranza, per 5 voti contro 4, della Corte Suprema di quel paese, il riconteggio dei voti fu interrotto per l'impossibilità di poterlo completare entro i termini legali, decretando così la vittoria di Cespuglio Piccolo.
(4) Quel che abbiamo qui è un letamaio di posto…sulla cartina (What we have here’s a dung hole place…on the map): Modo ameno ed educato per riferirsi all’Iraq…
(5) Gran bastardo, brutta faccia, lui e tutte le sue ca***te (Fat bastard, ugly face, and the personal crap): Modo ameno ed educato di riferirsi a Saddam Hussein, il leader dell’Iraq a quei tempi…
(6) Non puoi spostare i confini, non puoi interferire su petrolio e gas… (You can’t move the barriers, you can’t mess with oil and gas): Qui ci si riferisce all’invasione del vicino Kuwait da parte delle milizie di Saddam Hussein, con conseguente tentativo di annessione di quello stato all’Iraq, con rivendicazione di appartenenza alla comunità nazionale irachena.
Cespuglio Grande, con il consenso dell’ONU, ma più preoccupato per le risorse naturali ed il blocco dei capitali kuwaitiani sulle piazze finanziarie del suo paese che dei civili di laggiù, fece così partire la Prima Guerra Del Golfo.
(7) Nel caso di qualche fanatico religioso, ma bada bene, che non sia come noi due… (Some holy fool, just watch, who’s not like you or me…): Qui non è tanto il possibile riferimento a Bin Laden o ai Talebani che mi interessa, ma la bellezza e l'acutezza di questa battuta.
Se la mia interpretazione è esatta, il Nostro fa parlare Cespuglio Grande come un grande censore quando i fanatismi religiosi riguardano il Musulmanesimo, facendogli invece chiudere un occhio quando quegli stessi fanatismi riguardano la religione cristiana cattolica.
Se è così, è un autentico colpo di genio…
(8) Non ci scordiamo mai di chi ci ha messo qui, ragazzo, questa è la regola numero uno… (We don’t forget who put us here, jack, that’s page one…): In questo verso, Cespuglio Grande ricorda a Cespuglio Piccolo di ricordarsi sempre dei potentati economici e dei serbatoi di pensiero legati ad essi, che muovono TANTI dei voti che hanno contribuito ad eleggerli presidenti…
(9) Parliamo sottovoce, ma brandiamo un grosso bastone… (We talk soft, but carry a big stick…): Questa espressione deriva da una famosa frase (“Speak softly and carry a big stick; you will go far”/“Parla con gentilezza e porta con te un grosso bastone; andrai lontano”) di un notissimo predecessore dei due Cespugli, ovvero Theodore Roosevelt.
Secondo quest’ultimo derivante da un proverbio dell’Africa Occidentale, questa frase è diventata la definizione per eccellenza della politica estera sua e di tanti altri suoi successori, stante a significare negoziati pacifici, che però prevedono l’uso della forza militare in caso di non adempimento delle condizioni di questi ultimi, di solito assai favorevoli ai più forti.
Viene anche chiamata “La Politica Del Grosso Bastone” (“Big Stick Ideology”).
Ed eccoci giunti alla fine di questo viaggio, in cui abbiamo visto tante sfaccettature di quella che, in definitiva, è la ricerca, più o meno riuscita, oppure fallita miseramente, magari anche a costo della propria o di altrui vite,  della felicità da parte dell’essere umano.
Esiste una morale a tutte queste storie, esiste davvero uno Shangri La da raggiungere?
Personalmente, sono convinto di sì.
Così come sono convinto che ognuno di noi dia un’interpretazione personale di questo “posto”, e che questa interpretazione non sia sempre compatibile con quella degli altri.
Ma che valga sempre la pena, come scriveva qualcuno, di cercare di essere vivo e felice, facendo in modo che lo possano essere anche gli altri intorno a te.


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