Shangri-La - album - Mark Knopfler's World

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Mark Knopfler
Shangri-La

Pubblicazione: 28 settembre 2004
Durata: 66 min
Tracce: 14
Etichetta: Warner Brothers, Mercury
Produttore: Mark Knopfler e Chuck Ainlay
Registrazione: 2004, Shangri-la studio di Malibu, California




Shangri-La è il titolo della quarta fatica discografica di Mark Knopfler. Il titolo fa riferimento a un luogo paradisiaco, immaginato e descritto nel romanzo di Orizzonte perduto di James Hilton. L’album si compone di 14 canzoni, parte delle quali composte durante la dolorosa fisioterapia cui Mark si sottopone dopo l’incidente in moto del marzo 2003 che lo costringe ad annullare i concerti promozionali dell’album precedente e a stare lontano dalla chitarra per ben sette mesi per curare le fratture riportate a clavicola, scapola e a sette costole. Alla fine del 2003 Mark ha quasi del tutto recuperato le forze, e dispone di alcune nuove canzoni, per cui decide di completare le composizioni e di incidere un nuovo album, concepito come una serie di racconti in musica attraverso cui Mark ritrae alcuni personaggi della storia: Ray Kroc (fondatore di Mac Donald), Sonny Liston, Lonnie Donegan, Angus Sibbet, Elvis Presley. L’album comprende anche la bellissima Postcard from Paraguay, paese che Mark visiterà durante il tour promozionale dell’album (che si comporrà di 104 concerti in 95 città, e che si concluderà con cinque serate consecutive alla Royal Albert Hall di Londra). Dal punto di vista delle vendite, l’album otterrà all’incirca gli stessi risultati del precedente, trovando la prima posizione nella consueta Norvegia (roccaforte knopfleriana per eccellenza), il 3° posto in Germania, il 4° in Italia. Negli Usa l’album raggiungerà soltanto il 66a posizione. Dal punto di vista musicale, l’album è molto più "cantato" dei precedenti. Mark dimostra di dare più peso alla melodia e all’interpretazione vocale dei pezzi, forse anche come conseguenza della fisioterapia alla spalla che lo teneva lontano dalla chitarra lasciandogli tempo per coltivare le linee melodiche delle sue canzoni. Nella sua costante capacità di rinnovarsi, Mark propone un ritorno alle origini dal punto di vista sonoro: scompaiono i flicorni, i violini e le armoniche. Mark concede più spazio alla sua Fender Stratocaster e alla sua Gibson Les Paul rispetto a quanto non abbia fatto in Ragpicker’s Dream. Ma nel suo nuovo corso l’intervento della chitarra deve avere un senso ed essere in equilibrio con il resto degli strumenti, quindi al servizio della canzone: i suoi -rari- assolo sono misurati e mai fuori dalle righe. Le sezioni ritmiche sono molto rilassate, con la classica tecnica knopfleriana del pizzicato o con le plettrate di Bennett ad accompagnare gli interventi vocali e chitarristici di Mark. Il gruppo che accompagna Mark si riduce sostanzialmente, sino a sei soli elementi stabili più Paul Franklin. In definitiva è un album dalle sonorità più elettriche rispetto ai precedenti, vicino i suoni di Golden Heart ma senza i richiami celtici del primo lavoro. L’album si caratterizza inoltre per essere una raccolta di racconti in musica: come detto, nei suoi testi Mark passa in rassegna personaggi celebri della storia americana e di quella inglese. Il primo singolo estratto dall’album è Boom, Like That, un pezzo trascinante che entrerà a far parte delle scalette dei futuri concerti di Mark, e che viene ispirato dall’autobiografia di Ray Kroc fondatore dei ristoranti Mac Donald’s. La canzone riporta molte delle frasi spesso usate da Kroc: “My name's not kroc, that's kroc with a 'k'”. Song for Sonny Liston è una canzone che spicca per il forte contrasto tra la musica vivace e ritmata e il testo incentrato invece sulla tragica vita del pugile Sonny Liston. Tredicesimo di 25 figli di un severo mezzadro dell’Arkansas, Liston ebbe un’infanzia assai difficile nei campi di cotone del sud. Giovanissimo, finì per scontare varie condanne per vagabondaggio, e fu anche accusato di essere colluso con alcuni noti capi mafiosi dell’epoca. Nonostante non fosse amato dai media e dal pubblico, Liston fu uno dei più grandi pugili di sempre, e divenne anche campione del mondo. Battuto da Cassius Clay, conobbe un veloce declino che culminò con la morte nel 1971 (avvenuta tra l’altro in circostanze mai chiarite del tutto). Per Our Shangri-La Mark chiama a collaborare Emmylou Harris (con la quale inciderà un intero album entro pochi mesi). La canzone è ispirata dal già citato romanzo Orizzonte perduto, e nel testo si descrive un paradiso ideale nel quale regnano bellezza e placidità.

Formazione
Mark Knopfler - Voce e Chitarre
Guy Fletcher - Tastiere
Richard Bennett  - Chitarre ritmiche
Matt Rollings - Piano
Glenn Worf - Basso
Chad Cromwell - Batteria
Paul Franklin - Pedal Steel Guitar

 
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