Mark Knopfler - Sucker Row - Mark Knopfler's World

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Testi e traduzioni


Mark Knopfler
Shangri-La

Pubblicazione: 28 settembre 2004
Durata: 66 min
Tracce: 14
Etichetta: Warner Brothers, Mercury
Produttore: Mark Knopfler e Chuck Ainlay
Registrazione: 2004, Shangri-la studio di Malibu, California




A cura di Francesco Moretti

È la terza tappa di questo itinerario alla ricerca dello Shangri-La, vero o presunto che sia, da parte dell’essere umano.
E questo terzo episodio fa da ideale continuazione del secondo, con le notabili eccezioni dell’ambientazione, siamo infatti in una Las Vegas già esistente, ma non ancora diventata il simbolo per eccellenza dei paradisi artificiali, e del protagonista, secondo le parole del Nostro “un piccolo e sconosciuto proprietario di night club, nonché magnaccia, con quello che lui chiama ‘una bellissima visione’ di Las Vegas. I fondatori di Las Vegas sono stati descritti, da qualcuno, come visionari e tessitori di sogni, mentre altri la pensano diversamente.”
A prescindere dalle opinioni in proposito, l’impatto del protagonista sull’ascoltatore è del tutto paragonabile al Ray Kroc di “Boom, Like That”, stesso linguaggio diretto, scarno e non troppo educato (“Non do mai pari opportunità ad un idiota"), metodi spicci e sbrigativi (“Qualcuno dovrebbe far schioccare la frusta…”) e, soprattutto, idee estremamente chiare e sul da farsi (stare sempre svegli ed in guardia, vendere alcoolici e mettere in mostra donne giovani e belle), e sui “motori” più adatti per la realizzazione del sogno (dapprima il saper partire da zero, con i clienti poco sagaci, da non considerare se non per i loro soldi, poi gli alberghi di lusso, pieni di milionari spendaccioni da spennare, i cantanti famosi, le donne e la capacità di intuire l’articolo che si vende, più chiaro di così…).
Certo, non è propriamente lo Shangri-La, quello raggiunto stuzzicando ed accontentando gli istinti primordiali dell’essere umano ma, considerato quanto ancora, al giorno d’oggi, chi può farlo è disposto a spendere per questi ultimi, viene tristemente voglia di dare ragione al nostro proprietario/magnaccia, ed alla sua frase/dogma: “Tesoro, lo sai come funziona…”


Via degli idioti

Qualcuno dovrebbe far schioccare la frusta qui intorno,
chi è che bada al negozio?
Datevi una mossa, vendete un po’ di birra,
è o non è la vostra fonte di reddito?
È giorno di paga, siamo pieni di clienti
per Annie Sei-Colpi e Buffalo Jill, (1)
ma chi ci assicura che torneranno ancora
per un “rifornimento”?
Tesoro, lo sai come funziona…
Non ci sono svolte, lungo Via Degli Addormentati, (2)
devi essere veloce, ma anche agile e sciolto,
devi pensare che i tuoi piedi
siano rapidi come l’erba mangiata da un’oca. (3)
Noi dobbiamo razionalizzare,
il monte stipendi mi sta dando i brividi,
tu ed io ci organizzeremo,
si tratta di uccidere, o rimanere uccisi.
Tesoro, lo sai come funziona…

Beh, possono guardare Via Degli Idioti dall’alto in basso, (4)
ma tutti scordano che
gli alberi più alti nascono dalle ghiande,
anche se ancora non lo hanno fatto.
Non disdegnerò mai i soldi di un idiota,
servono a pagare i conti,
non do mai pari opportunità ad un idiota,
e mai lo farò.

Una visione bellissima continua ad apparirmi,
vedo un Miglio Dei Miracoli, (5)
che giunge gratis,
servizio con un sorriso.
Milionari dalle mani bucate, hotel di lusso,
cantanti famosi in cima alle classifiche,
devi saper riconoscere l’articolo che si vende,
chiamalo talento!
Tesoro, lo sai come funziona…

Qualcuno dovrebbe far schioccare la frusta qui intorno,
chi è che bada al negozio?
Datevi una mossa, vendete un po’ di birra,
son soldi che entrano dalla porta.
Annie sta arrivando ad un’età pericolosa,
oh, non provare ad ammalarti,
metti un’altra donna su, nella gabbia,
che non sia troppo in là con gli anni.
Tesoro, lo sai come funziona…


Sucker Row

Somebody’s gotta crack a whip around here,
who’s minding the store?
Shake it up, sell some beer,
what’s your money-maker for?
Pay day, we’re packin’ ‘em in,
Six-Gun Annie and Buffalo Jill, (1)
but who’s to say they’ll be back again
for a refill?
Honey, you know the drill…
Ain’t no left turn, down Sleepy Time Street, (2)
you gotta be fast, but you gotta stay loose,
thinking on your feet
slick as grass through a goose. (3)
We gotta rationalise,
the payroll is giving me chills,
you and me’s getting organised,
it’s kill or be killed.
Honey, you know the drill…

Well, they can all look down on Sucker Row, (4)
but they all forget
the tallest trees from acorns grow,
though they ain’t yet.
I never look down on a sucker stake,
they all pay the bills,
i never gave a sucker an even break,
and i never will.

A beautiful vision keeps coming to me,
i see a miracle mile, (5)
flying in for free,
service with a smile.
High rollers, fancy hotels,
big time singers topping the bill,
you gotta have a feel for the stuff that sells,
call it a skill!
Honey, you know the drill…

Somebody’s gotta crack a whip around here,
who’s minding the store?
Shake it up, sell some beer,
money walking through the door.
Annie’s arriving at a dangerous age,
don’t you go getting ill,
get another woman up in the cage,
who ain’t over the hill.
Honey, you know the drill…


* * * *

(1) Six-Gun Annie and Buffalo Jill: due sexy-ballerine? Magari un po’ stagionate? Accetto scommesse...
(2) Non ci sono svolte, lungo Via Degli Addormentati (Ain't no left turn, down Sleepy Time Street): semplicemente un modo gergale per dire che non c’è una seconda possibilità per chi dorme…
(3) Rapidi come l’erba mangiata da un’oca (Slick as grass through a goose): versione forbita ed educata di un colorito detto, che non conoscevo affatto, stante a significare, è proprio il caso di dirlo, la rapidità di “movimento”. Sappiate infatti che, per l’organismo delle oche, l’erba è un potentissimo lassativo e, quando la mangiano, gli effetti che tutti sapete sono palesi e rapidissimi (la terza parola infatti, nel detto originale, è “s**t”, e non “grass”).
(4) Via Degli Idioti (possono guardare … dall’alto in basso) [Sucker Row (they can all look down on)]: secondo la mia modesta opinione, un modo di dire per riferirsi ad un qualsiasi contesto (in questo caso, un’attività commerciale) riguardante le umili origini e le classi sociali più basse, considerate da sempre non troppo sagaci e, per questo, da guardare con sufficienza, spesso, come dice la canzone, a torto.
(5) Miglio Dei Miracoli (Miracle Mile): un colossale centro commerciale all’interno del Planet Hollywood Resort And Casino, locato all’incrocio tra la Las Vegas Strip e Harmon Avenue, tra Flamingo e Tropicana, comprendente qualcosa come 170 negozi e 15 ristoranti. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro…


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